Lo affermano i numeri: negli ultimi anni, solo il 35% dei professionisti è riuscito a lavorare in modo continuativo. Per tutti gli altri, invece, si è assistito a un impegno discontinuo nel tempo.
Partendo da questo dato, non può stupire il fatto che molti commercialisti abbiano guardato al futuro con un po’ di timore, vedendosi affacciare all’orizzonte novità potenzialmente minacciose come la fatturazione elettronica, l’outsourcing contabile di stampo low cost, i precompilati e via dicendo.
A questo va sommato il fatto che molte attività tipiche del commercialista non sono più ritenute come esclusive di questa figura: stando a una sentenza della Cassazione, per la tenuta della contabilità e della consulenza fiscale – e quindi per le generiche questioni fiscali e commerciali, per la tenuta dei libri contabili, per la dichiarazione dei redditi – le imprese possono affidarsi anche a consulenti del lavoro e ad avvocati. Diventa dunque indispensabile per il commercialista aprirsi a nuovi servizi, primo fra tutti il controllo di gestione.
L’importanza della consulenza contabile e di bilancio
Il commercialista può diventare sempre di più un consulente aziendale a tutto tondo, offrendo, accanto a quelli tradizionali, altri servizi ad alto valore aggiunto, come per esempio la consulenza contabile e di bilancio.
Per comprendere quanto questi nuovi servizi siano utili è necessario fare un passo indietro e guardare alla situazione delle imprese italiane negli ultimi anni. Al volgere della crisi economica il nostro Paese ha conosciuto innumerevoli fallimenti di aziende che, seppur in grado di sviluppare buoni ricavi, si sono ritrovate incapaci di governare i costi per il normale svolgimento del business. Questo fa capire quanto sia fondamentale, per le imprese, poter fare affidamento su consulenti aziendali in grado di controllare e prevedere i costi, attraverso strumenti di business intelligence e di controllo di gestione.
Controllo di gestione: i vantaggi per le aziende clienti
Analisi di bilancio, assistenza nell’adozione di sistemi mirati di contabilità analitica, controllo continuativo dei costi, integrazione di sistemi di reportistica: questi sono solamente alcuni tra i servizi di controllo di gestione che si possono sviluppare all’interno di una moderna consulenza contabile e di bilancio.
I vantaggi e le opportunità che si prospettano sono innumerevoli. Ad esempio:
1) un meticoloso controllo permette di individuare costi di vendita precisi, garantendo l’esatto margine di guadagno;
2) si possono analizzare tutti i dati disponibili per facilitare i processi decisionali dei vertici aziendali;
3) il monitoraggio dei dati e dei costi garantisce una visione esaustiva, oggettiva e in tempo reale dell’andamento economico dell’azienda.
Il commercialista e la consulenza tributaria, contabile e finanziaria
Tra le nuove opportunità per gli studi commercialisti non c’è solo il controllo di gestione. Non sono molte le aziende che lo sanno, e anche gli stessi commercialisti, talvolta, sembrano averlo dimenticato. Eppure va sottolineato che i dottori commercialisti possono offrire vere e proprie consulenze finanziare alle aziende, offrendosi come CFO (Chief Financial Offer) esterni. Questo, non va dimenticato, solo a patto di essere associati a organismi accreditati e iscritti nell’elenco del Ministero dello Sviluppo Economico, sulla scorta della legge n.4 del 2013, che ha riformato le professioni non organizzate in Ordini con la creazione dell’Album unico dei consulenti finanziari.
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