La figura del commercialista può assumere un ruolo di sempre maggiore rilievo nel mondo della finanza sostenibile. A ribadirlo sono stati la Fondazione Nazionale dei Commercialisti e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, pubblicando recentemente un documento intitolato “Finanza sostenibile e fattori “ESG”: stato dell’arte, sviluppi futuri e opportunità”.
All’interno del report vengono evidenziati in sintesi tutti gli sviluppi fatti a partire dal 2015 da parte della comunità internazionale nel campo della finanza sostenibile; a partire da questi presupposti, si sottolinea come i commercialisti possano «contribuire in maniera decisiva alla diffusione e all’utilizzo di GB e altri strumenti di finanza sostenibile, svolgendo così un ruolo fondamentale per la creazione di una vera e propria “cultura della sostenibilità”, che guidi le aziende in un processo di creazione di valore sempre più allargato a tutti gli stakeholders».
Il ruolo fondamentale della sostenibilità a livello europeo
Ormai è chiaro quanto sarà importante la sostenibilità nel conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo. Per capire quali debbano essere i criteri che delineano l’ecosostenibilità delle attività economiche, sottolineano Fondazione e Consiglio Nazionale, è necessario partire da un’analisi dell’attenzione posta negli ultimi anni dalla comunità internazionale intorno a questi temi.
Nel concreto, questo processo è partito nel 2015 con l’approvazione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, del programma d’azione dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, contenente i famosi 169 target raggruppati in 17 SDGs (Sustainable Development Goals). Si parla nel concreto di obiettivi precisi in campo ambientale, economico, sociale e istituzionale da raggiungere entro il 2030.
La stessa Commissione europea, nel 2020, ha presentato delle analisi approfondite degli SDGs, mettendosi a disposizione degli Stati membri per individuare tutte le possibili sinergie e invitando gli stessi a monitorare attentamente l’attuazione degli obiettivi con i rispettivi PNR (Programmi Nazionali di Riforma).
A livello europeo è stato del resto istituito fin dal 2016 il gruppo di esperti HLEG (High-Level Expert Group on Sustainable Finance) allo scopo di sviluppare raccomandazioni funzionali allo sviluppo della finanza sostenibile nel continente; a partire dal lavoro del team, nel 2018, la Commissione europea ha pubblicato il piano di azione denominato “Action Plan on Financing Sustainable Growth”, il quale riporta misure da mettere in campo e scadenze da rispettare per incrementare gli investimenti in progetti sostenibili.
Gli obiettivi nel campo della finanza sostenibile
Come sottolineato nel report, le azioni che devono essere messe in campo mirano a dirigere i flussi finanziari verso degli investimenti sostenibili; ad aumentare la trasparenza dei processi e a stimolare un approccio di lungo periodo nelle attività finanziarie; infine, a incrementare l’efficacia della gestione dei rischi finanziari correlati al consumo delle risorse, ai cambiamenti climatici, al degrado ambientale nonché alle diseguaglianze sociali.
Il ruolo dei commercialisti
Riassunti gli sviluppi a livello internazionale, la Fondazione Nazionale dei Commercialisti e il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili precisano che i commercialisti, che presidiano il settore della finanza sostenibile da anni, possiedono e possono sviluppare ulteriormente competenze importanti sia nel campo del reporting che in quello del controllo.
E ancora, nel documento si sottolinea che, come riportato nell’Ordinamento professionale, tra le attribuzioni previste del professionista ci sono «la redazione e la asseverazione delle informative ambientali, sociali e di sostenibilità delle imprese e degli enti pubblici e privati» e «la certificazione degli investimenti ambientali ai fini delle agevolazioni previste dalle normative vigenti». Anche grazie ai dati raccolti mediante software per la gestione di business sostenibili, il commercialista è chiamato a fare la differenza.
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