La trasformazione tecnologico-digitale ha coinvolto gli organi istituzionali a tutti i livelli e ha imposto, anche in ambito fiscale, l’individuazione di soluzioni innovative capaci di semplificare la comunicazione tra la Pubblica Amministrazione e i professionisti, impegnati sul campo ad applicare le normative, dopo anni di tormentate e articolate leggi.
In quest’ottica sono nati gli ISA 2019, Indici Sintetici di Affidabilità, i nuovi strumenti di compliance preposti a sostituire i tanto contestati Studi di Settore.
Le novità normative e tecniche dei nuovi ISA 2019
Con il decreto del 23 marzo 2018 del Ministero dell’Economia e delle Finanze sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale, ampliati successivamente con il Provvedimento del 30 gennaio 2019, per un numero complessivo di 175 modelli divisi in cinque aree: commercio, servizi, professioni, manifatture e agricoltura.
Gli ISA 2019 hanno il compito di verificare la gestione professionale/aziendale dei contribuenti e la loro affidabilità fiscale. Sono pensati secondo un modello matematico, statistico ed economico che prende in considerazione dati e informazioni di più periodi di imposta, restituendo una serie di valori con cui è possibile controllare la coerenza della gestione professionale e imprenditoriale del contribuente.
Il risultato finale di questo calcolo, attraverso un approccio meritocratico, consente anche di dare accesso al contribuente a importanti benefici fiscali. Ad esempio, rimborsi più celeri, l’esclusione da alcuni adempimenti, ridotti periodi di accertamento e controllo.
Di fatto, si tratta di uno strumento capace di aumentare la collaborazione tra Amministrazione finanziaria, professionisti e contribuenti (tracciando anche la reputazione di questi ultimi). La
figura del commercialista diventa determinante per stare al passo con questa evoluzione normativa e definire un chiaro percorso di semplificazione.
I nuovi adempimenti e l’impatto sullo Studio commercialista
Il commercialista, che ha assunto una posizione sempre più significativa in tutte le fasi che caratterizzano il percorso di compliance dei clienti, per svolgere questo fondamentale ruolo deve tener conto dell’evoluzione tecnologica dei processi, utilizzando software web per commercialisti basati su condivisione, collaborazione e comunicazione in tempo reale, per garantire maggiore efficienza, flessibilità e produttività alle attività contabili e fiscali.
Il professionista deve avere a disposizione strumenti basati sull’integrazione dei dati, sulla loro importazione ed esportazione in tempo reale, in qualsiasi luogo e con qualsiasi dispositivo, per essere collegato costantemente con i collaboratori di studio e con i clienti; tali flussi operativi sono garantiti dallo sviluppo della tecnologia web-based che collega ed unisce un’unica scrittura contabile all’intera mappatura dei processi di supporto fiscale al cliente.
La connessione fisica del professionista e dei suoi collaboratori ad un sistema digitale intuitivo permette di ottimizzare il tempo e di ridurre i costi dello studio, migliorandone l’efficienza e risparmiando risorse da dedicare all’assistenza al cliente, per supportarlo nella crescita del suo business.
Si delinea così, in modo chiaro, la richiesta da parte delle istituzioni di inserire negli studi figure professionali di alto livello, che sappiano supportare le aziende nella gestione ordinaria con una consulenza altamente profilata, per raggiungere obiettivi di semplificazione, crescita, e affidabilità. Obiettivi che, inevitabilmente, si traducono anche in una maggiore trasparenza e in vantaggi economico-fiscali.
A cura di Deborah Betti, blogger fisco e tributi
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