Essendo la figura deputata, tra le altre cose, alla gestione delle relazioni, delle comunicazioni e delle pratiche con l’Inail e con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, il consulente del lavoro si trova ad affrontare in quest’estate 2022 una nuova importante evoluzione.
Si fa riferimento ovviamente al nuovo D.Lgs 36/2022, conosciuto come Decreto PNRR 2. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 aprile 2022 ed entrato in vigore il 30 giugno 2022, prendendo le mosse dal Decreto Recovery del 2021, il nuovo decreto rappresenta un ulteriore passo in avanti sul percorso di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
A interessare in modo diretto il consulente del lavoro è in particolare l’articolo 20, il quale introduce delle misure per il miglioramento degli standard di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro. L’obiettivo esplicito è quello di portare a una concreta riduzione degli infortuni e delle malattie professionali.
Le nuove misure introdotte dal Decreto PNRR 2
Stando all’articolo 20, l’Inail è chiamata a promuovere l’adozione di protocolli di intesa con le aziende e con i gruppi industriali «impegnati nell’esecuzione dei singoli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza» per attivare una serie di iniziative specifiche, tra le quali:
Dei programmi straordinari di formazione in materia di salute e di sicurezza: l’obiettivo qui è quello di qualificare maggiormente le competenze dei lavoratori impegnati in settori dalla marcata crescita in termini occupazionali in ragione degli investimenti programmati. Gli obblighi formativi diventano quindi più specifici.
Dei progetti di ricerca e di sperimentazione di nuove soluzioni tecnologiche: anche la tecnologia può essere fondamentale per aumentare la sicurezza del lavoro, e per questo motivo si stimola l’impegno verso la messa a punto di soluzioni nel campo della robotica, degli esoscheletri, della sensoristica per il monitoraggio degli spazi di lavoro, dei dispositivi di realtà aumentata e di visione immersiva nonché dei materiali innovativi per l’abbigliamento dei lavoratori.
Dei progetti per lo sviluppo di strumenti e modelli organizzativi avanzati di analisi e gestione dei rischi: in questo modo si punta a migliorare la sicurezza sul luogo di lavoro, con un’attenzione particolare ai rischi e alle interferenze conseguenti la compresenza di lavorazioni multiple.
Delle campagne di promozione e di comunicazione della cultura della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro.
Una nuova spinta verso la parità di genere
Va ricordato al consulente del lavoro che il Decreto PNNR 2 tratta molti altri temi, quali il lavoro sommerso e, per esempio, la parità di genere.
Il legislatore ha infatti disposto dei percorsi vantaggiosi per le aziende più attente per quanto riguarda quest’ultimo tema, stabilendo che, nei contratti pubblici, sia possibile una riduzione della garanzia e del suo eventuale rinnovo nel caso di realtà in possesso della certificazione di parità di genere.
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