Chi si occupa di consulenza del lavoro è chiamato ad aggiornarsi continuamente sulle norme retributive e fiscali. Non solo: chi opera in ambito HR, seppure da un punto di vista giurlavoristico, deve sempre avere ben chiare anche quelle che sono le nuove esigenze delle aziende clienti. È dunque essenziale, per il consulente, approfondire tutti i trend del momento nel campo della gestione del personale, per non disilludere le aspettative delle imprese che hanno scelto di affidargli la gestione dei rapporti con i lavoratori.
Le best practice in ambito HR
Quali sono stati i 7 trend della gestione del personale nel 2018?
1. Miglioramento della employee experience
Non è facile individuare i migliori talenti, quelle risorse davvero capaci di apportare reale valore alle aziende. Ed è ancora più difficile inquadrare correttamente i lavoratori e trattenerli in azienda, gestendo al meglio i rapporti per fidelizzarli al brand. Per attirare i migliori candidati e per ridurre il turn over diventa dunque essenziale investire nel potenziamento dell’engagement dei dipendenti, e dunque nel consolidamento delle dimensioni emozionali e identitarie del lavoro.
2. Digitalizzazione delle principali funzioni
Ad inizio 2018 il 65% degli HR manager ha dichiarato di voler investire più risorse in strumenti digitali. Si parla ovviamente di software per la gestione del personale come i programmi per
l’elaborazione delle paghe, per la gestione della turnazione, delle trasferte e via dicendo, i quali permettono di soddisfare (e anticipare) i bisogni delle aziende.
3. Strumenti di Workforce Analytics
L’analisi dei big data viene ormai sfruttata in ogni comparto. I più accorti professionisti del settore HR hanno iniziato ad utilizzare innovativi strumenti di Workforce Analytics, i quali permettono non solo di studiare le performance dei lavoratori, ma anche di prevedere le potenzialità di ogni possibile candidato, laddove inserito in uno specifico ambiente di lavoro.
4. Miglioramento dell’esperienza mobile
Diminuiscono ogni giorno di più le aziende che pensano al dipendente come a un lavoratore sempre presente fisicamente in ufficio. Si moltiplicano le trasferte, e quindi le necessità di lavorare in mobilità; soprattutto, aumentano gli smart worker, che lavorano per uno, due o più giorni alla settimana in remoto. Il consulente del lavoro è destinato ad avere un ruolo di primo piano nella gestione del rapporto con dipendenti sempre più ‘mobili’: questi ultimi, oltre a necessitare particolari forme di tutela, devono poter contare su strumenti efficaci per la condivisione del lavoro e per l’accesso da remoto alla rete aziendale.
5. Valutazione non-stop dei dipendenti
L’Industria 4.0 si fonda in larga parte sul monitoraggio continuo dei macchinari coinvolti. Allo stesso modo, l’universo HR 4.0 fa leva sulla valutazione non-stop dei dipendenti, a partire dall’osservazione delle motivazioni e delle capacità.
6. Ottimizzazione del talento
Di fronte all’elevata competitività dei mercati contemporanei è necessario mettere in pratica delle accorte tecniche di talent management, per trattenere e migliorare le conoscenze dei propri dipendenti. Maggiore è il talento presente in azienda, più soddisfacenti saranno le performance, e quindi i risultati.
7. Impiego di sistemi di gestione dell’apprendimento
Risulta in significativa e costante crescita l’adozione da parte delle aziende di sistemi di gestione dell’apprendimento, i cosiddetti LMS (Learning Management System), che garantiscono il massimo dell’aggiornamento unito a un efficace monitoraggio dei progressi dei dipendenti.
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