Il settore della consulenza del lavoro sta vivendo una fase di trasformazione significativa spinta dalla digitalizzazione, dalla crescente concorrenza e dalla necessità di innovazione continua. In un mercato sempre più saturo e con margini di prezzo ridotti, l’elaborazione paghe si distingue come un’area fondamentale per le aziende in cui i professionisti del payroll devono affrontare nuove sfide per rimanere competitivi rispondendo alle esigenze delle imprese con soluzioni innovative che aggiungano valore e ottimizzino i processi aziendali.  

L’Osservatorio Professionisti Zucchetti 2025, con un campione di oltre 1.000 studi professionali, ha messo in evidenza i trend e le specificità degli studi, mostrando come l’efficienza dei processi emerga come la principale priorità per il 46% dei consulenti del lavoro: una tendenza che conferma la volontà di evolversi e affrontare le difficoltà del mercato, cercando di cogliere le opportunità offerte dall’innovazione e dall’automazione. 

I benefici della digitalizzazione nei servizi di gestione buste paghe 

Gli studi di consulenza del lavoro sono sempre più orientati a integrare tecnologie avanzate per ottimizzare i loro processi operativi, in particolare nel servizio di elaborazione paghe. La riduzione delle attività manuali, la standardizzazione dei processi ripetitivi e l’adozione della digitalizzazione rappresentano le strategie principali per migliorare la qualità del servizio, ridurre gli errori e liberare tempo da dedicare a consulenze più strategiche per le aziende clienti. 

Basta pensare che il 44% degli studi ha già digitalizzato la gestione documentale, una transizione influenzata dalla diffusione di portali di studio che facilitano lo scambio di cedolini e documenti senza l’uso di carta, aumentando la sicurezza e l’efficienza dei processi. Per quanto riguarda la firma digitale e la conservazione dei documenti a norma invece, sono ancora aree con ampi margini di crescita, che hanno il potenziale di completare la digitalizzazione dei processi, garantendo la massima protezione dei dati e riducendo i rischi legali per il professionista. 

Intelligenza Artificiale: l’impatto nella consulenza del lavoro 

Anche se in questo settore l’adozione dell’intelligenza artificiale è ancora nelle fasi iniziali, l’84% dei consulenti del lavoro ritiene che l’IA avrà un impatto positivo sul lavoro quotidiano. Per il 54% dei rispondenti, contribuirà a risparmiare tempo, mentre per il 30% potrà fornire nuovi spunti strategici per migliorare i servizi offerti.  

Gli studi di consulenza del lavoro, pur con una certa resistenza iniziale, stanno guardando con interesse a queste nuove tecnologie, consapevoli delle opportunità che l’IA può portare nell’automazione di processi e nella gestione dei dati. Molti di loro esprimono comunque la necessità di una guida che li accompagni nella gestione di queste nuove tecnologie, permettendo loro di integrare le proprie competenze a strumenti evoluti e creare un asset strategico per la crescita dello studio.  

La diversificazione dei servizi come opportunità di crescita 

La diversificazione dei servizi è una delle risposte che gli studi stanno adottando per aumentare la redditività e fidelizzare i clienti. Tra questi emerge la possibilità di esternalizzare in parte o in toto l’attività di elaborazione buste paghe, al fine di concentrarsi su servizi a maggior valore per il cliente, un approccio che permette agli studi di aumentare la capacità elaborativa, sopperendo a difficoltà temporanee o a problematiche legate alla gestione del personale. 

Oltre alla consulenza in materia di paghe, molti studi stanno esplorando anche nuovi servizi, cercando di sfruttare i vantaggi dei software di gestione delle presenze per migliorare l’efficienza produttiva e la consulenza strategica in tema di welfare aziendale. L’Osservatorio ha evidenziato che il 72% degli studi di consulenza del lavoro ha già ampliato la propria offerta con nuovi servizi, un dato in forte crescita rispetto al 2023 che segna un’evoluzione significativa verso un ruolo più consulenziale e strategico, non solo tecnico. 

Il futuro della consulenza del lavoro tra formazione e investimenti 

La formazione continua dei collaboratori è un aspetto cruciale per affrontare le sfide future: l’81% degli studi di consulenza del lavoro investe in piani di formazione e aggiornamento per i propri dipendenti, mettendo l’accento non solo sull’aggiornamento normativo, ma anche sull’evoluzione delle competenze digitali. Questa strategia è fondamentale per mantenere alta la qualità dei servizi offerti e per rispondere in modo efficace alle necessità delle imprese clienti, sempre più orientate verso l’innovazione e l’automazione. 

Guardando al futuro, gli studi di consulenza del lavoro prevedono un incremento degli investimenti in tecnologie per migliorare l’efficienza e la qualità del servizio: il 36% ha già pianificato di aumentare gli investimenti in software e tecnologie per il prossimo anno, un segnale che mostra una crescente consapevolezza sull’importanza dell’innovazione per il mantenimento della competitività.

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